Qual è la strategia d’investimento che più mi si addice?

Possiedi già un deposito titoli o hai intenzione di aprirne uno, ma ti manca ancora la strategia d’investimento adeguata? È proprio questa strategia che deve essere attentamente studiata, perché è la base di partenza per raggiungere gli obiettivi che hai in mente. A seconda dello scopo o dell’utilizzo del tuo investimento potrebbe essere opportuna una strategia diversa. La nostra piccola guida si propone di illustrarti i principali fattori per determinare la tua strategia d’investimento. In ogni caso, anche la Banca e il tuo consulente restano comunque a tua completa disposizione.

  1. Fissati un obiettivo.
    Innanzitutto dovresti riflettere sul motivo per cui vuoi investire il tuo denaro. Fa una notevole differenza se l’investimento è pensato per l’acquisto di un’auto nuova o per il pensionamento. Mentre per l’auto probabilmente non è necessario mettere da parte il denaro per un periodo prolungato, per la previdenza o gli studi dei figli ovviamente le cose sono diverse. In ogni caso l’obiettivo dovrebbe essere il più concreto possibile. Naturalmente si possono perseguire più obiettivi contemporaneamente, ma per non perdere la visione d’insieme, soprattutto all’inizio, dovresti concentrarti su quelli più importanti e concreti. Gli obiettivi nuovi nascono da soli nel corso del tempo e di solito si fa sempre in tempo a tenerne conto nella propria strategia d’investimento. Tieni quindi presente che ogni obiettivo in genere è legato anche a un determinato orizzonte d’investimento. Anche il momento dell’investimento può svolgere un ruolo determinante. Magari hai ereditato una grande somma e vorresti investirla proficuamente, oppure inizi con una piccola somma e accumuli il tuo patrimonio con versamenti periodici, ad esempio mensili o annuali. Possono essere presi in considerazione anche importi di cui ancora non disponi, ma su cui puoi fare affidamento con una buona probabilità. 
     
  2. Che tipo sei?
    Sei una persona a cui piace vivere sempre in corsia di sorpasso o preferisci andare sul sicuro? Ogni investitore è diverso e quindi anche il grado di rischio che è disposto ad affrontare cambia da persona a persona. È pertanto assolutamente indispensabile ammettere sinceramente a sé stessi quanto si è disposti a rischiare nel proprio investimento. Puoi sostenere la perdita di una parte del capitale investito o ti saltano subito i nervi se le quotazioni si muovono in una direzione sfavorevole? Chi teme le perdite, dovrebbe astenersi da investimenti speculativi e dedicarsi maggiormente a possibilità d’investimento meno rischiose. La Banca ti aiuterà a valutare la misura giusta per te, e inoltre stabilirà se ti puoi permettere determinati investimenti in base al loro rischio, senza dover correre il pericolo di ritrovarti all’improvviso nell’impossibilità di poter provvedere al tuo sostentamento. Tieni però sempre presente che gli obiettivi che ti sei posto nella prima fase potrebbero non essere compatibili con la tua propensione al rischio e che in questa fase li dovrai nuovamente adeguare. 
     
  3. Quanto tempo sei disposto a investire?
    Coloro che si occupano a fondo di società e mercati, in genere possono adottare una strategia d’investimento diversa da quelli che non si sono mai dedicati prima agli investimenti finanziari, all’economia e alla borsa e pertanto non sono ancora in grado di comprendere molte delle correlazioni. Tenersi aggiornati su società e mercati comporta ovviamente un dispendio di tempo da non sottovalutare ed è per questo motivo che molti investitori preferiscono scegliere strumenti finanziari, come i fondi, in cui ad occuparsi di una parte rilevante delle ricerche e ad effettuare gli investimenti sono i gestori professionali, ovviamente a pagamento. Una via di mezzo equilibrata è rappresentata dagli strumenti passivi, come gli ETF. Dato che per la loro performance questi strumenti finanziari replicano un indice, come ad esempio il DAX, il denaro viene distribuito in maniera più ampia rispetto a un investimento in una azione singola, pur se nessun gestore di fondi effettuerebbe mai un tale investimento in previsione di perdite. Chi decide di seguire questo approccio, per un investimento di successo non potrà fare a meno di informarsi perlomeno di tanto in tanto sulla situazione dei vari mercati.

    Normalmente, anche l’acquisto di un immobile come investimento comporta spese elevate e un grande dispendio di tempo, perché gli immobili richiedono una preventiva attenta selezione, oltre alla successiva manutenzione e gestione. Dato che gli immobili sono costosi, devi conoscerli bene, saperne valutare le spese e volerli mantenere per un lungo periodo. Sicuramente non è un investimento per principianti.
     
  4. Scegli il percorso giusto.
    Dopo aver fatto chiarezza su dove vuoi arrivare, il passo successivo è scegliere la strategia effettiva. Purtroppo le possibilità sono tante quanto i granelli di sabbia in riva al mare. Ad esempio, potresti seguire l’approccio di Warren Buffett, il grande investitore americano, che punta sul “buy & hold”, osia comprare azioni e poi tenerle a lungo sperando in una crescita costante del valore. Le spese per chi segue questa strategia sono relativamente basse, ma soprattutto all’inizio serve un’analisi approfondita dell’investimento. Questo approccio consente inoltre di effettuare investimenti diversificati acquistando azioni di diverse società in diversi settori. I “trader”, invece, praticamente non diversificano i loro investimenti, ma li concentrano su pochi titoli in cui vedono un potenziale elevato. Questo approccio, però, comporta un notevole dispendio di tempo, perché, anche se questo tipo di investimento viene spesso visto come puro gioco d’azzardo, i trader seguono comunque da vicino i loro investimenti, dato che in fin dei conti si tratta pur sempre dei loro soldi. A causa della concentrazione spesso elevata del capitale su pochi titoli, il rischio resta comunque elevato. E con questo abbiamo indicato solo due delle tante possibilità, ma la lista potrebbe continuare all’infinito. Qui di seguito ne illustriamo brevemente almeno qualcuna:

    Strategia d’investimento anticiclica: prevede di acquistare azioni quando perdono valore e magari vengono anche valutate negativamente da molti analisti. I guadagni si conseguono quando le quotazioni salgono nonostante la svantaggiosa situazione iniziale. La difficoltà maggiore è sicuramente quella di saper predire gli sviluppi a lungo termine.
    - La strategia d’investimento prociclica (detta anche strategia del momentum), invece, prevede l’investimento in azioni e società con un buon andamento attuale e prevedibilmente futuro. 
    Strategia Growth: si investe in azioni di società da cui ci si attende una crescita nei prossimi anni. La situazione finanziaria attuale della società svolge un ruolo subordinato rispetto al potenziale. Questa strategia è spesso strettamente legata alle azioni di aziende giovani. Un rischio elevato risiede nel fatto che molte start-up non hanno successo.
    - Strategia Value: viene spesso vista come controparte della strategia Growth. A differenza di quest’ultima, gli investitori si occupano di dati e informazioni aziendali. Il futuro aumento del valore viene stabilito con una precisa analisi dell’azienda, che prende in esame tutti i dati aziendali e il contesto di mercato e stabilisce la consistenza del patrimonio (in inglese Value). 
    - La strategia dei dividendi segue l’approccio dell’incasso di dividendi regolari grazie a investimenti adeguati. L’attenzione non è concentrata pertanto sulla performance.
    - La strategia degli indici è una strategia d’investimento passiva e ti è già stata presentata al punto “Quanto tempo sei disposto a investire?”. Non si punta su singole azioni, bensì su strumenti che replicano l’andamento di indici, come il già citato DAX o il Dow Jones.